Ma dài … allora non sono l’unica! Menomale!
L’altro giorno sono andata nel negozio CuoreBio e nel reparto cereali, dopo aver preso come sempre i fiocchi di avena, mi vanno gli occhi, no, non sulla crusca che ormai è di casa, ma lì vicino, su un sacchetto con su scritto “germe di grano”. Mi sono girata verso mia mamma e ho detto quasi retoricamente: «Ma, vabbè, germe o crusca di grano sarà la stessa cosa». Non l’avessi mai fatto! Tutte le ragazze che stavano intorno a me in quel momento, ma anche una commessa che si è girata e ha fatto retromarcia verso di me, all’unisono mi hanno risposto mille cose diverse: «No! Sono completamente diversi!», «Cara, ma come fai a confonderli?», «Carburante per la mattina…», «Proteico…», «Ottimo con lo yogurt…». E, chi più ne ha più ne metta, hanno incominciato una disquisizione sulle innumerevoli qualità dei due prodotti. A dire il vero, non che li sottovalutassi, ma proprio non avevo mai sentito questo “germe di grano”, anzi se qualcuno me l’avesse chiesto, avrei risposto, con aria un po’ scettica, «Un parassita delle piante, forse?». Nel qual caso si svelerebbe finalmente il mistero degli insettucoli neri, svolazzanti e indemoniati, che affliggono il mio basilico.
Dopo tante spiegazioni e suggerimenti, accompagnati da occhiate indagatrici, ho capito che tutto non sarebbe tornato alla normalità finché non avessi preso quel fatidico sacchetto tra le mie mani. Una volta arrivata a casa volevo proprio sperimentare qualche nuova ricetta. Guarda caso, c’era da fare il pane, quindi mi sono ispirata alla ricetta di questo blog, adattandola un po’ alle mie esigenze.
Ingredienti:
250 gr farina di farro
250 gr farina tipo 0
225 gr lievito madre
2 cucchiaini di sale
350 gr acqua tiepida
65 gr burro a temperatura ambiente
2 cucchiai di miele
125 gr fiocchi d’orzo
100 gr germe di grano
la buccia grattugiata di mezza arancia
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Procedimento:
Ho versato nella ciotola la farina di farro, il sale, il burro tagliato a pezzettini, il miele, i fiocchi d’orzo, il germe di grano, la buccia di arancia grattugiata.
Ho mescolato ed unito il lievito madre, poi ho versato l’acqua a filo.
Ho lavorato il tutto col mescolo di legno.
Poi sono passata a lavorare il composto con le mani aggiungendo man mano la farina di tipo 0.
Ottenuto un composto omogeneo e lavorabile l’ho posto sul piano di lavoro. Mi sono infarinata ben bene le mani e ho infarinato leggermente anche il piano di lavoro.
Ho lavorato l’impasto con le mani per 8-10 minuti.
Poi l’ho posto a lievitare nella ciotola sulle cui pareti ero passata con pezzo di carta da cucina leggermente imbevuto d’olio extra vergine d’oliva (pochissimo olio, mi raccomando).
Dopo un’oretta di lievitazione coperto con un panno da cucina umido, ho fatto le pieghe.
Ho lasciato lievitare fino alla mattina successiva.
Ho preriscaldato il forno a 200°C.
Ho rovesciato con una mossa decisa il pane nella teglia foderata di carta da forno e ho cotto
a 200°C per 20 minuti con il pentolino di acqua e a 18o°C per i successivi 20-25 minuti senza il pentolino.
Infine, ho fatto raffreddare sulla grata e successivamente l’ho riposto nella sacchetta di tela.
P.S. Questo pane è fantastico, morbidissimo, compatto. L’aroma dell’ arancia esalta il sapore. Un pane casareccio, semplice. Perfetto sia con affettati o formaggi sia con il dolce sapore della marmellata.
Bellissimo! Anche io quando capito nel negozio bio spesso ne esco con prodotti che non conosco e mi diverto a sperimentare!
"Mi piace""Mi piace"
Allora è vero che non sono l’unica! Che piacere mi fa sentire i tuoi apprezzamenti e considerazioni. Grazie infinite.
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ribloggato su VitaDiGusto.ITe ha commentato:
Ribloggo perché sostenitrice convintissima della relazione tra cibo e salute! Domani vi racconto la mia colazione
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ribloggato su A tavola con Aranel.
"Mi piace""Mi piace"